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SCARPE PER LA CAMMINATA SPORTIVA

Il piede è una struttura alquanto complessa,
in cui sono presenti 26 ossa, 33 articolazioni
e più di un centinaio tra muscoli, tendini e legamenti.

GARANTISCE STABILITA’ ALLA POSIZIONE ERETTA E ASSORBE BUONA PARTE DEL PESO DEL CORPO, MA E’ ANCHE ELEMENTO DINAMICO, INDISPENSABILE NELL’ASSICURARE LA LOCOMOZIONE ATTRAVERSO LA SUA CAPACITA’ RITMICA DI RILASSARSI ED IRRIGIDIRSI ADATTANDOSI AL TERRENO SU CUI CAMMINIAMO.

Nello svolgere questa funzione viene associato ad “un’elica a passo variabile”, meccanismo che rende possibile ogni forma di adattamento del piede al suolo.

Alle due fasi di rilassamento ed irrigidimento vengono associati il piede “dinamico”, che è considerato la parte mobile ed è composto dall’astragalo, dallo scafoide, dai tre cuneiformi, dal primo, secondo, terzo metatarso e le corrispondenti dita e si articola con la gamba nello trasmettere le sollecitazioni ponderali (ovvero relative al peso) dalla gamba al piede, ed il piede “statico”, che comprende il calcagno, il cuboide, il quarto e quinto metatarso con le corrispondenti dita. La funzione combinata di questi due elementi genera durante lo svolgersi del passo un moto retro-avampodalico a “geometria elicoidale”

L’andatura della camminata umana è descritta come un pendolo invertito, basso impatto.

Nel processo locomotorio il piede inizialmente appoggia soltanto parte della superficie del calcagno; con l’ampliarsi del contatto si rilassa completamente sotto l’azione della gravità ed il peso corporeo si sposta dal tallone attraverso l’esterno del piede, mentre il centro di massa passa in direzione sagittale sopra il piede. Nella presa di contatto con il terreno le ossa tarso-metatarso si svolgono con moto elicoidale, rilassandosi. In questa fase il piede utilizza la gravità per ammorbidire l’impatto ed adattarsi alla superficie d’appoggio con una diminuzione della volta plantare e metatarsale e quindi un atteggiamento in pronazione (ovvero con la rotazione all’esterno del retropiede e all’interno dell’avampiede) ed un aumento del suo passo (primo importante motivo per cui le scarpe vanno scelte di una misura decisamente “comoda” rispetto la lunghezza del piede). Il piede qui svolge la funzione di organo di senso informando il cervello sulla propria posizione spaziale e sulle caratteristiche della superficie di appoggio.

Durante la fase di propulsione le ossa tarso-metatatarso si avvolgono con moto elicoidale irrigidendosi ed il piede s’oppone attivamente all’azione della gravità comportandosi come organo di moto (azione definita riavvolgimento dell’elica podalica).

L’articolazione metatarso-falangea è molto importante nella corsa e nella camminata sportiva perché il limitato piegamento comporta un’inibizione della prestazione ed una situazione compensatoria di sovraccarico.